Il ret-targeting è una tecnica di marketing digitale che mira ad avere un impatto con gli utenti pubblicitari che hanno precedentemente interagito con un marchio. Sia attraverso le visite al loro sito web, l’apertura di una e-mail o cliccando su un annuncio dell’azienda nei social network, tra gli altri.
Il retargeting nasce dalla necessità di convertire l’interesse degli utenti in acquisti efficaci. La maggior parte delle persone che visitano un negozio di e-commerce o un sito web di prodotti non acquista all’inizio. Oltre il 98% degli utenti non si converte alla prima visita, quindi il retargeting è una strategia pubblicitaria online che restituisce al web il 98% dei clienti, ricordando loro l’interesse che hanno sentito per un determinato prodotto o servizio.
Qual è lo scopo del retargeting?
Il retargeting fornisce un ritorno sull’investimento pubblicitario fino al 300%, crea un brand-specific brand-specific branding senza la necessità di un enorme investimento e rafforza anche l’imbuto del marketing. All’interno di quest’ultimo punto contribuisce a quanto segue:
- Consapevolezza del marchio. La maggior parte degli utenti che cercano qualcosa aprono molti siti web e guardano solo le informazioni senza considerare il marchio che c’è dietro. Il retargeting permette all’utente di essere influenzato durante il suo ciclo di acquisto in modo che quando va a comprare tenga conto dell’azienda.
- Più considerazione. Oltre a generare conversioni, il retargeting è un buon assistente per considerare l’acquisto di un prodotto. Soprattutto nei lunghi cicli di acquisto.
- Aumento delle conversioni. Il punto di forza del retargeting. Molte volte si ottiene un vantaggio o si chiude una vendita grazie a un’offerta studiata per questa strategia. Un esempio è il salvataggio di carrelli della spesa abbandonati nel negozio online.
- Migliora la lealtà. È possibile vendere prodotti complementari, incoraggiare il ritorno dei clienti o addirittura rafforzare l’effetto delle newsletter con retargeting.
- Avvocatura. Viene utilizzato nei social network per mostrare contenuti rilevanti e virali agli utenti in un mezzo in cui molti possono condividere e diffondere messaggi.
Come funziona il retargeting?
Fondamentalmente funzionano con i famosi cookies, che sono piccoli pezzi di informazione inviati da un sito web e memorizzati nel browser dell’utente in modo che il sito web possa controllare l’attività precedente dell’utente.
È importante comprendere le implicazioni del fatto che i cookie vengono salvati nel browser:
- Se vengono utilizzati più browser, ognuno di essi avrà un cookie salvato.
- Se si eliminano o si disabilitano i cookie, si perde quell’utente.
- Il retargeting non può essere fatto in questo modo nelle app, in quanto non sono browser.
- I client di posta come outlook non salvano i cookie, quindi il retargeting delle e-mail funziona in linea di principio solo con webmail, gmail, hotmail.
- Se l’utente naviga in modalità in incognito i cookie non verranno salvati.
Nonostante queste limitazioni, il retargeting ha una portata molto ampia. Molte aziende stanno attualmente lavorando per garantire che queste dipendenze dai cookie non limitino questa efficace tecnica di marketing.