L’effetto prezzo è la variazione della quantità richiesta di un bene (o servizio) quando il suo prezzo cambia, mentre il resto delle variabili rimane costante (altri prezzi, reddito o preferenze dei consumatori, tra gli altri).
Quando cambia il prezzo di un bene, cambiano le condizioni in cui è stato scelto un determinato paniere di consumo. Alla luce di quanto sopra, l’utente dovrà rivalutare la sua scelta e probabilmente dovrà variare la quantità di merce nel suo cestino.
Così, ad esempio, se il prezzo di una delle merci scende, il consumatore vedrà cambiare il suo vincolo di bilancio e potrà cercare un nuovo optimum su una curva di indifferenza più alta.
Al contrario, se il prezzo di una delle merci aumenta, la linea di bilancio cambia, ma ora il consumatore può solo puntare a una curva di indifferenza più bassa. Inoltre, quando il prezzo cambia, cambiano anche i prezzi relativi delle merci.
Componenti dell’effetto prezzo
L’effetto prezzo è composto da due effetti: l’effetto di sostituzione e l’effetto di reddito. La prima si riferisce alla variazione della quantità richiesta causata esclusivamente dalla relativa variazione dei prezzi dei beni.
Analogamente, l’effetto sul reddito si riferisce alla variazione della quantità richiesta dalla modifica del potere d’acquisto dovuta alla variazione del prezzo.
Grafico dell’effetto prezzo
Possiamo vedere l’effetto del prezzo nel seguente grafico. Supponiamo che ci siano due beni 1 e 2, entrambi normali. Il prezzo di un buon 1 scende mentre il prezzo di un buon 2 rimane costante. Poi, la quantità che un consumatore può ora acquistare è M/P1′, perché con la stessa quantità di denaro (M) può acquistare più prodotti se il prezzo del bene scende.
Il paniere iniziale dei consumatori è A, ma dopo che il prezzo di un buon 1 è ridotto, il paniere viene modificato in C. Come si vede, il consumatore raggiunge un paniere dei consumi su una curva di indifferenza più alta. In questo paniere, la quantità consumata del bene 1 aumenta, riflettendo che si tratta di un bene normale.