Ammortamento accelerato

L’ammortamento accelerato è un metodo di ammortamento di un’attività ad un tasso più rapido di quello ordinario. A tal fine, ai coefficienti indicati nelle tabelle ufficiali possono essere applicati dei moltiplicatori. Questi coefficienti dipenderanno da ogni paese e dalla sua legislazione attuale.

Al fine di effettuare l’ammortamento accelerato di un bene, è comune effettuare rettifiche fiscali negative nei primi anni di vita utile (riduzione della base imponibile) e successivamente rettifiche positive negli ultimi anni di vita utile (aumento della base imponibile). Pertanto, l’effetto di questo tipo di ammortamento è neutro, il che significa che la tassazione è la stessa che si sarebbe avuta se fosse stata ammortizzata a quote costanti. Pertanto, attraverso questo tipo di ammortamento la società decide come distribuire nel tempo il carico fiscale in base alle aspettative di benefici che ha su quel bene.

Alcuni casi di applicazione dell’ammortamento accelerato

La legislazione fiscale prevede una serie di casi in cui possono essere applicati ammortamenti accelerati, come ad esempio

• Immobilizzazioni utilizzate durante più di un turno. Se le immobilizzazioni sono utilizzate per più turni di lavoro, la normativa fiscale consente l’applicazione di un coefficiente superiore a quello indicato nelle tabelle. Ciò non può essere fatto per beni che, data la loro natura e il loro funzionamento, sono progettati per un uso continuo.
• Immobilizzazioni che sono già state utilizzate prima della loro acquisizione: poiché questo tipo di beni è già stato soggetto ad usura, può essere soggetto ad ammortamenti accelerati.

Esempio di ammortamento accelerato

Supponiamo che la società X acquisti una macchina del valore di 50.000 u.m. il 1° gennaio 20XX. Poiché il bene è stato acquistato di seconda mano, l’entità può effettuare un ammortamento accelerato su di esso. L’ammortamento contabile secondo le tabelle è del 10%.