Le risorse proprie sono i contributi dei soci che sottoscrivono il capitale di una società, più le riserve che costituiscono per far fronte a situazioni straordinarie e gli utili generati che non sono stati distribuiti sotto forma di dividendi tra i soci.
Pertanto, essi possono essere definiti come la parte residua delle attività meno le passività. Cioè la differenza tra le attività e le passività di una società in un determinato momento.
Come calcolate il vostro capitale proprio?
Risorse proprie = Attività – Passivo
Nel bilancio, le principali voci delle risorse proprie sono le seguenti:
Patrimonio netto = Capitale sottoscritto (patrimonio netto) + Riserve + Utili a nuovo (utile d’esercizio)
- Capitale: contributi dei partner.
- Riserve: utili non distribuiti degli esercizi precedenti.
- Utile o perdita d’esercizio: utile o perdita generato nell’esercizio come differenza tra i proventi e gli oneri del periodo.
In questa categoria, includiamo anche quelle risorse che permettono lo sviluppo della vostra attività. Dobbiamo tener conto del fatto che, se la società è in grado di generare grandi profitti e di aumentare il proprio patrimonio netto, il contributo ai progetti di investimento o l’allocazione alle spese proverrà da questa fonte e non da una fonte di finanziamento esterno, riducendo la dipendenza dai debiti verso terzi.
Esempio di capitale proprio
Le risorse esterne di un’azienda si trovano nel Stato patrimoniale (passività) della stessa, nella voce del Patrimonio netto.
Vediamo il grafico dello stato patrimoniale di questa società X espresso in euro:
Questo esempio è molto semplice in quanto si può vedere chiaramente dove il capitale proprio è identificato all’interno del capitale proprio.
La sua formula di calcolo è la seguente:
Patrimonio netto = Capitale sottoscritto (Patrimonio netto) + Riserve + Utile non distribuito (utile d’esercizio)
In questo caso, la società dispone di un volume di risorse proprie pari a 14.000 euro. A sua volta, il volume dei fondi esterni è pari a 19.600 euro, calcolato sommando le passività correnti e non correnti (risorse esterne).
Pertanto, possiamo concludere che la società dipende da terzi per poter svolgere la propria attività, attraverso finanziamenti e leverage esterni, per il fatto di essere una SMES e i loro numeri sono piccoli.
Il sito leva es:
Leva = Risorse proprie / risorse esterne
Leva = 14.000 / 19.600 = 0,71
Questo rapporto indica che c’è un peso maggiore di risorse estere nel bilancio, e quindi la società si finanzia più con debiti bancari che con risorse proprie. A sua volta, il debito a breve termine è troppo elevato, rendendo più costoso il costo del finanziamento (idealmente, il debito a lungo termine dovrebbe essere collocato a un tasso d’interesse più basso).