La pubblicità è un metodo di comunicazione il cui obiettivo è quello di pubblicizzare le informazioni con l’intenzione di influenzare il pubblico ad agire in un certo modo o ad utilizzare un certo servizio o prodotto.
A differenza della pubblicità, la propaganda mira principalmente ad attirare il pubblico per un determinato scopo, non deve necessariamente essere collegata alla vendita di un prodotto. Differenza tra pubblicità e propaganda.
Caratteristiche della pubblicità
Tra le caratteristiche più rilevanti vi sono le seguenti:
- E’ soggettivo e di parte.
- Vengono utilizzate risorse che attirano l’attenzione del pubblico e che sono attraenti per le masse.
- Le risorse grafiche sono caricate con colori, lettere di grandi dimensioni e messaggi che fanno appello all’emozione del destinatario per raggiungere gli obiettivi proposti.
Pubblicità e politica
La propaganda è strettamente legata alla politica. Quando si parla di propaganda politica, il suo obiettivo è quello di collegare il cittadino con un certo partito, posizione, ideologia o sistema.
Questo strumento di comunicazione ha cominciato ad essere utilizzato in sistemi come quello comunista, nazista o anche dei governi americani che hanno realizzato forti campagne promozionali per attirare i cittadini ad impegnarsi nel sistema e a partecipare all’esercito.
Ancora oggi queste campagne vengono utilizzate per influenzare l’opinione delle masse con l’obiettivo di ottenere voti e l’adesione ai partiti politici.
La propaganda è strettamente legata alla politica e le campagne elettorali dipendono in gran parte da essa. Si cerca attraverso i diversi media e supporti di creare un piano di comunicazione persuasivo con proposte, discorsi e risorse per emozionare i potenziali elettori. Anche i gesti, la personalità dei candidati e delle loro famiglie sono lavorati con l’intento di influenzare al massimo i cittadini e di ottenere il loro sostegno nelle urne. Gli Stati Uniti sono il paese che utilizza maggiormente questa strategia.
Origini della Propaganda
Il termine propaganda deriva dal latino “cose da propagare” ed è stato papa Gregorio XV nell’anno 1622, poco dopo la Guerra dei Trent’anni, a formare la “Congregatio de Propaganda Fide” o Congregazione per la Propaganda della Fede con lo scopo di vigilare sulla diffusione del cristianesimo da parte dei missionari nei Paesi non cristiani. Il suo scopo era la conversione dei cittadini non cristiani al cristianesimo.
Nell’era moderna, la propaganda è direttamente collegata alla nascita dello Stato dopo la Rivoluzione Francese e il governo di Napoleone Bonaparte. La propaganda è stata attuata durante i governi coloniali del XVIII e XIX secolo, ma acquista molta più forza durante i regimi politici totalitari del XX secolo, quando viene applicata in modo scientifico, aiutata dai mass media nel loro compito di persuadere gli esseri umani attraverso tecniche più aggressive e distruttive come la Soluzione Finale di Hitler o il Grande Salto in avanti di Mao.
Fu durante l’era nazista che Adolf Hitler stabilì che la base della propaganda è la costante ripetizione di un piccolo numero di idee incentrate su una massa che si presume abbia poca comprensione e grande mancanza di memoria.