L’utilità marginale è il vantaggio che si ottiene consumando un’unità aggiuntiva di un bene o di un servizio.
L’utilità marginale (MU) si riferisce al concetto di “addizionale” o “extra”. Quindi, è l’utilità che viene aggiunta o aggiunta quando si consuma un’unità più di un bene o servizio.
L’utilità marginale dipende dalle preferenze dei consumatori, che non sempre sono note. Tuttavia, indipendentemente dalla sua forma o dal suo livello, gli economisti concordano generalmente sul fatto che, con l’aumento del consumo di un prodotto, l’utilità che otteniamo diminuisce. Questo fenomeno si rifletteva nella cosiddetta “legge di utilità marginale decrescente”.
Esempio di utilità marginale
Ecco un esempio che si riferisce al consumo di pane. Supponiamo che un consumatore sia molto affamato e decida di acquistare un’unità di pane. Il profitto che ottiene per questo primo pane è di 50. Poi, decide di acquistare un’unità aggiuntiva, che gli dà un profitto di 30.
Poi, decide di consumare un’altra unità, che gli dà un profitto di 10. Infine, acquista un’altra unità, che non gli serve più perché non ha più fame e ha mangiato abbastanza (ha raggiunto il punto di saturazione).
L’utilità di ogni unità aggiuntiva di pane è l’utilità marginale, che diminuisce dal momento che il consumatore valuta sempre meno il pane una volta consumata una unità.
Nel grafico seguente, vediamo la curva di utilità marginale per questo esempio:
Unità pane | UM |
1 | 50 |
2 | 30 |
3 | 10 |
4 | 0 |
Rapporto tra l’utile totale e l’utile marginale
L’utilità marginale (MU) ha una relazione diretta e deriva dalla curva dell’utilità totale (TU). Quest’ultima è la soddisfazione o l’utilità che un individuo ottiene dal consumo di una certa quantità di beni o servizi.
L’utilità marginale è la variazione dell’utilità totale quando viene consumata un’unità aggiuntiva di bene o servizio.
Nella tabella seguente vediamo la relazione tra le due utilities nel nostro precedente esempio:
Unità pane | UT | UM |
1 | 50 | 50 |
2 | 80 | 30 |
3 | 90 | 10 |
4 | 90 | 0 |