Come si può vedere dalla definizione di economia, è una scienza sociale che studia come gestire le risorse disponibili per soddisfare i bisogni umani.
L’economia è vecchia quasi quanto l’umanità. Fin da quando i primi uomini hanno cominciato a fare piani alimentari e ad organizzare la comunità sociale, si servivano già di questa scienza sociale.
Inizio dello studio dell’economia
Lo studio dell’economia risale alle antiche civiltà della Mesopotamia, della Grecia, dell’Impero Romano, della civiltà araba, persiana, cinese e indiana.
La maggiore influenza di quest’epoca venne dai greci, che usarono per la prima volta la parola economia. Lo hanno poi usato per riferirsi alla gestione della casa (oikonomia, oikos di casa e nomos di legge).
Platone diede una definizione di economia divisa in due parti, da un lato lo studio dell’amministrazione interna e dall’altro lo studio del commercio. Aristotele fu il primo economista analitico, si riferiva a varie questioni economiche, che da allora sono rimaste attuali, come le sue definizioni economiche, i fenomeni di cambio e le teorie monetarie e di valore.
Nel Medioevo, i contributi all’economia del feudalesimo e della filosofia scolastica sono notevoli. Si distinguono grandi figure della scienza economica come San Tommaso d’Aquino, Antonio da Firenze e Ibn Khaldun.
La nascita dell’economia come scienza
Gli studiosi gesuiti della scuola di Salamanca hanno stabilito le prime moderne teorie economiche, difendendo i benefici della proprietà privata per le attività economiche. A causa di questi contributi, sono stati spesso chiamati i fondatori della scienza economica, anche se la maggior parte dei loro contributi sono andati perduti fino al XX secolo.
In seguito si sono distinti i mercantilisti e la fisiocrazia:
- I mercantilisti, che sostenevano che attraverso lo scambio di beni e l’accumulo di oro e argento si generava ricchezza.
- La fisiocrazia, diceva che la ricchezza si genera solo nei compiti agricoli, e che lo scambio di beni, e anche l’industria, non aggiungeva alcun valore. A differenza dei mercantilisti, i fisiocrati promulgavano la politica economica del laissez faire, difendendo il libero mercato dall’interventismo statale.
L’economia come scienza indipendente
Fu alla fine del XVIII secolo che l’economia cominciò ad essere ampiamente considerata una scienza, fin dalla pubblicazione del libro di Adam Smith, La ricchezza delle nazioni. La pubblicazione di questo libro è arrivata ad essere descritta come la vera nascita dell’economia come disciplina scientifica indipendente, poiché fino ad allora era inclusa nella filosofia.
Le teorie ipotizzate in questo momento sono note come economia classica. In questa corrente sono stati molto importanti per l’economia oltre ad Adam Smith, gli economisti Thomas Robert Malthus, il suo saggio sui principi della popolazione e David Ricardo, con le sue teorie del vantaggio comparativo, la legge dei rendimenti decrescenti e la teoria della distribuzione del reddito.
Da allora sono emerse diverse tendenze economiche. Tra tutti spiccano il marxismo, il neoclassicismo, il keynesianesimo, il monetarismo e il liberalismo economico.