Basilea II è il secondo degli accordi di Basilea, che consiste in una serie di linee guida elaborate dal Comitato di Basilea per fornire consulenza sulla regolamentazione bancaria e creare uno standard internazionale
In considerazione della necessità di sviluppare ulteriormente l’analisi delle raccomandazioni avviate con Basilea I, nel 2004 è stato creato Basilea II. Tra alcuni argomenti possiamo citare il più importante è che prima di Basilea II non si è tenuto conto della capacità di una persona o di una società di rimborsare i prestiti concessi, né del loro tempo di recupero, e quindi del rischio di credito. In considerazione di questa situazione, si è deciso di creare tre pilastri su cui si basa Basilea II.
I tre pilastri di Basilea II
Pilastro I: Requisiti patrimoniali minimi
Per fare questo, il rischio di credito deve essere valutato, ma a differenza di Basilea I, esso tiene conto della qualità dei mutuatari che utilizzano i rating del credito. Basilea 2 richiede che il coefficiente patrimoniale delle banche sia superiore all’8% e aggiunge i requisiti patrimoniali per il rischio operativo. Questa valutazione tiene conto della probabilità di insolvenza (PD), la perdita al momento dell’insolvenza (LGD), che viene calcolata con un approccio standardizzato attraverso rating di rischio emessi da società specializzate o attraverso metodi di rating proprietari avanzati e determina l’esposizione al rischio in caso di insolvenza.
In questo pilastro l’obiettivo è quello di quantificare il rischio di credito, di mercato e operativo. In questo modo vengono utilizzati diversi modelli proprietari di valutazione del rischio e vi sono incentivi per migliorare tali modelli.
Secondo pilastro: Vigilare sulla gestione dei fondi propri
Nel caso della Spagna, la Banca di Spagna è l’organismo responsabile di garantire che gli istituti mantengano un capitale sufficiente in linea con i rischi sostenuti. A loro volta, devono anche supervisionare i calcoli e i rischi non studiati nel primo pilastro e studiare il livello di solvibilità dell’istituto convalidando i modelli statistici. Le banche sono obbligate a conservare i dati relativi ai crediti per lunghi periodi di 5-7 anni, a garantire che siano adeguatamente controllati e a superare le prove di stress.
Terzo pilastro: disciplina di mercato
L’obiettivo di questo pilastro è quello di fornire informazioni sul credito e sul livello di rischio nei mercati finanziari in modo trasparente e nel rispetto delle buone prassi con un maggiore coordinamento nei processi di calcolo dei rischi e nella loro riconciliazione, con una corretta descrizione della gestione del rischio, degli aspetti tecnici del calcolo del capitale, della descrizione della gestione del capitale e dei requisiti patrimoniali per ogni tipo di rischio.