Il reddito disponibile è il reddito che le famiglie possono utilizzare dopo aver adempiuto ai loro obblighi fiscali.
Si tratta del reddito che rimane al netto delle imposte e degli oneri sociali che vengono sottratti al reddito di una famiglia. Questo reddito disponibile può essere utilizzato per il consumo o il risparmio.
In macroeconomia, comprese le aziende, si parla di reddito nazionale disponibile. Nel caso delle società, oltre agli obblighi fiscali, gli ammortamenti devono essere detratti.
Essendo la parte di bilancio che tutte le famiglie dedicano al consumo o al risparmio, è considerata il motore della domanda privata. E quindi, un indicatore chiave che informa sullo stato dell’economia di un territorio. Poiché fornisce informazioni sul potere d’acquisto delle famiglie.
Calcolo del reddito disponibile nazionale
Per calcolare il reddito nazionale disponibile (NDA) prenderemo come riferimento il reddito nazionale attualizzando gli ammortamenti, o quello che è lo stesso il prodotto interno netto (NIP). Questo si ottiene sottraendo dal prodotto interno lordo (PIL) gli ammortamenti delle attività in quel periodo. Si veda la differenza tra PIL, PNL, PIN e PIN.
Matematicamente, ed esprimendoli in ordine logico al reddito nazionale disponibile, sarebbe espresso come segue:
RNNN = NIP + RNF
RND = RNNN – T + TNC – Bnd
Per quanto riguarda la contabilità nazionale, occorre tener conto delle seguenti variabili:
- PIN: Prodotto interno netto. Le entrate generate sul territorio nazionale sottraendo l’ammortamento dei cespiti.
- RNF: Risultato netto dei fattori. Reddito generato dai residenti al di fuori del territorio nazionale meno il reddito generato dagli stranieri all’interno del territorio nazionale.
- RNN: Reddito nazionale netto. Il reddito di un paese dopo aver tenuto conto degli ammortamenti e del reddito netto da fattori di produzione
- T: Imposte dirette. Imposte sulle società, imposte sul reddito e contributi sociali
- TNC: Trasferimenti netti correnti. Ciò include i trasferimenti dallo Stato (prestazioni sociali) e dall’estero (aiuti dall’Unione Europea).
- Bnd: Utili o risparmi non distribuiti delle aziende.
Esempio di calcolo del reddito disponibile nazionale
Per comprenderlo in modo semplice, faremo un esempio con variabili che potrebbero benissimo essere correlate a un paese. Supponiamo che un paese X dia i seguenti risultati dai suoi conti nazionali:
- PIN: 854 milioni di euro
- NFR: 80 milioni di euro
- T: 92 milioni di euro
- TNC: 152 milioni di euro
- Bnd: 108 milioni di euro
RNNN = 854 + 80 = 934 milioni di euro
RND = 934 – 92 + 152 – 108 = 886 milioni di euro
Sia il reddito netto da fattori (IFN) che i trasferimenti correnti netti (NCT) possono essere negativi. Un valore negativo nel reddito netto dei fattori riflette il fatto che i non residenti hanno generato sul territorio nazionale, più dei residenti all’estero. I trasferimenti correnti netti negativi (NCT), invece, implicano che riceviamo più trasferimenti dall’estero di quanti ne inviamo.