Il valore d’inventario netto di un fondo d’investimento è il prezzo di ogni quota del fondo in un determinato momento. È il risultato della divisione del patrimonio del fondo per il numero di quote in circolazione. È noto anche come NAV (Net Asset Value).
Si tratta di un concetto dinamico, poiché la società di gestione deve calcolarlo quotidianamente sulla base dei prezzi di mercato dei valori patrimoniali che compongono il portafoglio del fondo. Ad esempio, se un fondo comune d’investimento detiene attualmente 100.000 quote in circolazione e il suo portafoglio è costituito da attività con un prezzo di mercato di 1.000.000 di euro, il valore patrimoniale netto o NAV del fondo sarà oggi pari a 10 euro. Domani, tuttavia, la valutazione degli attivi in portafoglio sarà cambiata e il NAV del fondo sarà diverso da 10.
Dal punto di vista dell’investitore, il valore patrimoniale netto o NAV è molto utile in quanto gli permette di conoscere la valutazione del suo investimento su base giornaliera. Tuttavia, il concetto non va confuso con quello di prezzo delle azioni. Sebbene entrambi costituiscano rispettivamente una parte del fondo e una società quotata in borsa, presentano differenze significative:
- Il prezzo del mercato azionario varia ogni secondo e l’investitore ne conosce il prezzo. Il NAV del fondo è calcolato con i prezzi di mercato di chiusura del giorno in questione, in modo che quando l’investitore sottoscrive le azioni del fondo non conosce il prezzo delle azioni.
- Il numero di azioni in circolazione detenute da una società quotata è fisso. Per modificarlo, occorre procedere ad un aumento o ad una riduzione del capitale. Tuttavia, il numero di quote in circolazione in un fondo d’investimento non è statico, ma varia in funzione delle sottoscrizioni e dei rimborsi effettuati. Tuttavia, va chiarito che il movimento delle quote non influisce sul valore patrimoniale netto, poiché si tratta di movimenti complementari (quando le quote entrano o escono dal fondo, il valore del fondo aumenta o diminuisce, quindi il valore patrimoniale netto non cambia).
Calcolo del valore patrimoniale netto
Sia la Legge 35/2003 sugli Investimenti Collettivi d’Investimento che il Regolamento di attuazione della stessa regolano il calcolo del valore patrimoniale netto. Anche la Commissione nazionale per il mercato mobiliare definisce in dettaglio le sue regole di calcolo nella circolare 6/2008 del 26 novembre 2008.
Le direzioni del fondo sono responsabili del calcolo giornaliero delle commissioni secondo il seguente metodo:
Valore patrimoniale netto = Patrimonio netto (NA) del fondo / N. di quote in circolazione
Fondo PN = Valore del portafoglio del Fondo + rendimento netto del Fondo
Si noti che nei fondi d’investimento, le commissioni di gestione e di deposito (se presenti) sono implicite. In altre parole, la percentuale corrispondente alle commissioni viene detratta dal risultato della prima formula di cui sopra, poiché queste vengono addebitate direttamente e compaiono già nel valore patrimoniale netto del fondo.
Inoltre, il regolamento stabilisce che “i giorni in cui non esiste un mercato per i valori patrimoniali che rappresentano più del 5% del patrimonio del fondo non sono considerati giorni lavorativi ai fini dell’applicazione del valore patrimoniale netto”.
Supponiamo, ad esempio, un fondo la cui politica d’investimento si concentri sugli investimenti in attività giapponesi. Se oggi è un giorno festivo in Giappone, non sarà un giorno lavorativo in termini di applicazione del valore patrimoniale netto. Pertanto, il valore patrimoniale netto del giorno successivo sarà applicato alle operazioni di sottoscrizione e di rimborso del fondo in questione.