Nel campo della contabilità, uno sconto ai clienti significa una riduzione eccezionale del prezzo di vendita dal venditore all’acquirente. Questa riduzione del prezzo di vendita può avvenire per vari motivi, ma il principale è quello di stimolare la vendita di un certo prodotto.
Lo sconto per i clienti è un forte strumento commerciale e uno dei più utilizzati dalle aziende. L’obiettivo principale è quello di provocare un maggiore incremento delle vendite rispetto alla conseguente riduzione del prezzo, al fine di ottenere un maggiore profitto. Immaginiamo due situazioni:
- Situazione A: una società vende 100 unità di un prodotto al prezzo di 10 unità monetarie.
- Situazione B: La stessa azienda introduce uno sconto di 2 unità monetarie, quindi il prezzo di vendita è di 8. Grazie a questo, riesce ad aumentare le vendite fino a 160 unità di prodotto.
Nella Situazione A il fatturato è di 1000 (100 x 10), mentre nella Situazione A il fatturato è di 1280 (160 x 8). Si può notare che, nonostante lo sconto, i ricavi sono più elevati in quanto l’aumento delle vendite (del 60%) è stato superiore alla diminuzione del prezzo (del 20%).
Tipi di sconti per i clienti
È possibile effettuare diverse classificazioni degli sconti per i clienti. Qui ci concentreremo su tre:
1. A seconda della negoziazione dello sconto
Ci possono essere due tipi di sconto:
- Generico: Applicato a tutti i clienti, indipendentemente dalla loro condizione.
- Individui. Le condizioni di sconto vengono negoziate individualmente con un determinato cliente. Non si applicano genericamente a tutti i clienti
2. A seconda di quando si verifica lo sconto
Possiamo anche incontrare due ragazzi:
- Sconti “Fattura”: sono gli sconti che sono inclusi nella fattura di vendita. Vale a dire gli sconti che vengono concessi contemporaneamente alla vendita: Questi sconti sono i più comuni.
- Sconti “fuori fattura”. Si tratta di quegli sconti che non sono inclusi nella fattura di vendita. Vale a dire, sconti che vengono concessi dopo la vendita: un tipo di questi sconti sono gli sconti in contanti (che vedremo di seguito). Il motivo degli sconti “fuori fattura” è che al momento della vendita non si sa se l’eventualità si verificherà o meno. Infine, il fatto che siano chiamati “fuori fattura” non significa che non debbano essere documentati: nel momento in cui viene generato questo sconto, il venditore deve emettere una fattura di credito all’acquirente.
3. A seconda del motivo dello sconto
Ci sono quattro tipi di sconto, a seconda del motivo:
- Sconti o riduzioni di volume: questi sconti sono concessi quando l’acquirente effettua un acquisto che supera un certo volume. Questi sconti sono di solito generali e “su fattura”. Ad esempio: il venditore concede uno sconto del 3% a tutti i clienti che acquistano più di 1.000 unità del prodotto A. Se un cliente acquista 2.000 unità del prodotto A, verrà concesso uno sconto sul volume.
- Sconto in contanti: questo tipo di sconto viene applicato quando il cliente effettua un pagamento prima della data di scadenza o dell’orario stabilito. Questi sconti sono di solito privati (cioè negoziati) e “fuori fattura”, perché al momento della vendita non si sa se il pagamento immediato sarà effettuato o meno. Ad esempio: il venditore dice all’acquirente che se paga prima della scadenza, applicherà uno sconto del 3%. Se l’acquirente paga prima della data concordata, lo sconto del 3% sarà per il pagamento immediato.
- Sconti stagionali: questi sconti vengono effettuati in determinati periodi dell’anno, quando la domanda del prodotto diminuisce. Un esempio di questo tipo sono gli sconti che le agenzie di viaggio offrono a novembre, quando la domanda è più bassa.
- Sconti commerciali: questo tipo comprende tutti gli altri sconti che non rientrano in nessuna delle precedenti categorie. Un esempio possono essere gli sconti per il lancio di prodotti, che vengono fatti su nuovi prodotti con l’obiettivo di promuoverli.