Una detrazione è quella somma di denaro che viene sottratta dal totale guadagnato, ottenendo così il liquido che un lavoratore riceve. Infatti, applicando le opportune detrazioni al totale guadagnato, la retribuzione lorda totale diventa netta.
Totale guadagnato – detrazioni = retribuzione netta
Si distingue tra le seguenti deduzioni sia in termini di contributo del dipendente ai contributi previdenziali che in termini di imposta sul reddito delle persone fisiche:
1. Contributo dei dipendenti ai contributi previdenziali
Le detrazioni da effettuare sui salari dei lavoratori sono il prodotto dell’applicazione delle diverse aliquote alle basi contributive. Secondo il regime generale di sicurezza sociale, le aliquote da applicare sono
- Per le emergenze comuni.
- Per disoccupazione.
- Per la formazione professionale.
- Ulteriori straordinari.
2. Imposta sul reddito delle persone fisiche
La riforma fiscale approvata dal Governo introduce importanti cambiamenti che sono entrati in vigore nel corso di quest’anno, nel 2015. Queste sono le principali modifiche in relazione alle detrazioni dell’imposta sul reddito delle persone fisiche:
- Le indennità di fine rapporto fino a 180.000 euro continueranno ad essere esentate.
- La detrazione per l’affitto per gli inquilini è eliminata. Per i proprietari, l’esenzione per l’affitto della loro casa rimane al 60%; allo stesso modo, chi affitta la propria casa a bambini sotto i 35 anni continuerà ad avere una riduzione del 100%.
- Scompare la deduzione dei primi 1.500 euro di dividendi percepiti; analogamente, il Tesoro riduce i tassi di risparmio, che scendono ad un minimo del 19% nel 2016. Un nuovo beneficio fiscale è incluso anche per i proventi da depositi e l’assicurazione quando l’investimento viene mantenuto per almeno cinque anni e un massimo di Questo vantaggio si riferisce all’esenzione fiscale sulle plusvalenze generate da tali assicurazioni o depositi.
- Per quanto riguarda il pIANI DI PENSIONEPer le categorie “A” e “B”, i contributi annui massimi deducibili sono ridotti a 8.000 euro all’anno dai precedenti 10.000 euro (12.500 euro per gli over 50). Il denaro versato può ora essere riscattato dopo dieci anni dall’inizio dei contributi. In precedenza, poteva essere resa liquida solo in caso di disoccupazione di lunga durata o di accesso al pensionamento.
- Anche le azioni cedute dalla società ai propri dipendenti non sono più esenti e, infine, le abitazioni acquistate dopo il 1994 perderanno i loro coefficienti di abbattimento e quelle acquistate prima di tale data li conserveranno, ma fino ad un valore di cessione di 400.000 euro. Infine, la correzione di inflazione nella vendita di qualsiasi proprietà.