L’analisi SWOT, detta anche analisi SWOT o DAFA, consiste in un processo in cui vengono studiati i punti deboli, le minacce, i punti di forza e le opportunità di un’azienda. Da qui, il nome che assume.
Questo è uno strumento molto importante prima di fare qualsiasi strategia commerciale. In questo senso, perché un’azienda possa realizzare con successo una strategia di questo tipo, deve prima conoscere la situazione attuale della vostra azienda.
L’obiettivo di questa analisi è che l’azienda, sulla base delle informazioni che ottiene sulla sua situazione, possa prendere le decisioni o i cambiamenti organizzativi che meglio si adattano alle esigenze del mercato e del contesto economico.
Componenti dell’analisi SWOT
L’analisi SWOT si basa su due pilastri fondamentali:
- Analisi interna: la leadership, la strategia, le persone che lavorano in azienda, le risorse e i processi devono essere messi in discussione.
Nell’ambito dell’analisi interna, occorre analizzare i punti di forza e di debolezza dell’azienda. I punti di forza ci diranno le competenze che l’azienda ha e che la rendono diversa dai suoi concorrenti. E al contrario, i punti deboli ci mostreranno i fattori che ci fanno essere in una posizione sfavorevole rispetto ai nostri concorrenti.
- Analisi esterna: il mercato, il settore e la concorrenza devono essere studiati.
Nell’ambito dell’analisi esterna, studieremo le opportunità e le minacce. Nell’ambito delle possibilità dobbiamo tenere conto del possibile futuro. Vale a dire, i nuovi mercati in cui la nostra azienda ha un posto. E, le minacce possono metterci in guardia sui fattori che possono mettere in pericolo la sopravvivenza della nostra azienda.
Ecco uno schema dei componenti dell’analisi SWOT:
Tipi di strategia da applicare dopo l’analisi SWOT
A seconda dei risultati ottenuti dall’azienda dopo l’analisi SWOT, si dovrebbe applicare un certo tipo di strategia. Possiamo classificare queste strategie come offensive, difensive, per la sopravvivenza o per il riorientamento.
- Strategie offensive: consiste nel generare maggiori rendimenti grazie al vostro potenziale. Cioè, grazie alle opportunità (fattore interno) cerchiamo di contrastare le debolezze (fattore esterno).
- Strategie difensive: consiste nel ridurre i rischi che le vulnerabilità generano. Vale a dire, per ridurre i rischi che causano le minacce (fattore esterno) che vi sostengono nei vostri punti di forza (fattore interno)
- Strategie di riorientamento: L’idea è quella di correggere i punti deboli (fattore interno) grazie alle opportunità (fattore esterno).
- Strategie di sopravvivenza: rafforzate le vostre debolezze per sopravvivere alle minacce.
Qui potete vedere una tabella preparata per essere compilata con le caratteristiche SWOT di un’azienda: