Friedrich August von Hayek (1899-1992) è stato un economista, avvocato e filosofo viennese della scuola austriaca. Noto soprattutto per aver ricevuto il premio Nobel nel 1974, Hayek è stato un forte sostenitore del liberalismo e un critico dell’economia pianificata e del socialismo.
Note biografiche
Friedrich August von Hayek è nato a Vienna nel 1899. Dopo aver combattuto nella prima guerra mondiale, ha conseguito il dottorato in legge e in economia. Era un allievo di Ludwig von Mises, il cui libro “Il socialismo” lo ha fatto abbandonare le posizioni di sinistra per abbracciare il liberalismo. In seguito è diventato professore alla London School of Economics grazie a Lionel Robbins, un altro degli studenti di Mises. A Londra ha intrapreso un costante dibattito con J.M. Keynes che lo ha catapultato alla fama.
In seguito ha lavorato all’Università di Chicago, all’Università di Friburgo e all’Università di Salisburgo, dove è andato in pensione nel 1977. Nel 1974 è stato insignito del Premio Nobel per l’Economia “per il suo lavoro pionieristico sulla teoria del denaro e delle fluttuazioni economiche e per le sue analisi pionieristiche sull’interdipendenza dei fenomeni economici, sociali e istituzionali”.
Dopo il suo pensionamento, si è dedicato a viaggiare e a diffondere le sue idee. Morirà nel 1992 a Friburgo e sarà sepolto a Vienna.
Contributi principali
Il principale contributo di Von Hayek è stato la sua teoria del ciclo economico. Egli dà la colpa dei cicli alle azioni del governo, in particolare delle banche centrali. Attraverso le loro politiche monetarie espansive, le banche centrali causano, oltre all’inflazione, l’aumento di cattivi investimenti, soprattutto in beni strumentali, e la sottoproduzione di beni di consumo. Queste politiche genereranno la necessità di un adeguamento, che assume la forma di depressioni. La sua teoria fu particolarmente apprezzata dopo aver previsto la Grande Depressione, ma fu abbandonata con l’emergere della Teoria generale di Keynes.
L’altro tema ricorrente nel suo lavoro è la critica al socialismo e all’economia pianificata. In questo senso ha sviluppato il teorema dell’impossibilità del socialismo, precedentemente proposto da Mises. Il suo contributo si distingue per il ruolo che l’informazione gioca, e i prezzi come trasmettitori di questa, nel libero mercato, sviluppato nel suo articolo The Use of Knowledge in Society. In generale, Friedrich Hayek critica il fatto che, in assenza di prezzi, i pianificatori socialisti non avrebbero accesso alle informazioni che forniscono sulle preferenze e le conoscenze individuali, poiché sono soggettive, disperse e difficili da articolare. Ha anche criticato il socialismo a livello filosofico per la sua incompatibilità con la libertà individuale.