Un diritto di prelazione è un diritto che consente all’azionista di mantenere o aumentare la sua quota di partecipazione in una società in caso di aumento di capitale.
Quando una società decide di procedere ad un aumento di capitale, la legge (Ley de Sociedades de Capital) prevede che ai soci e agli azionisti attuali venga prima offerta la parte proporzionale della quota di capitale già detenuta da questi ultimi nell’ammontare del capitale da aumentare.
Per questo motivo si chiama abbonamento preferenziale. Questo perché sono gli attuali azionisti che hanno la priorità sui nuovi azionisti per rilevare il capitale.
Perché esiste il diritto di prelazione?
Queste misure sono adottate per due motivi principali:
- Controllo costante e correlazione delle azioni: la prima è che, anche se c’è un’espansione, il controllo e la correlazione delle azioni rimangono gli stessi, con il controllo che rimane agli attuali azionisti e quindi impedisce agli azionisti esterni di assumere il controllo di una società, che è una delle misure conservative in campo commerciale.
- Ricompensare” gli azionisti che vi hanno partecipato in precedenza: Un’altra ragione è che quando avviene un aumento, gli attuali azionisti non vengono relegati in secondo piano e possono perdere spazio di manovra.
Naturalmente, un azionista non è obbligato a sottoscrivere azioni in caso di aumento, ma questo è un diritto nel caso in cui voglia usufruirne. In caso di rifiuto, i restanti azionisti sarebbero in seconda posizione. In questo modo potrebbero aumentare la loro partecipazione e le azioni potrebbero essere successivamente offerte a partner esterni.
Per vedere come viene calcolato, si consiglia di leggere il seguente articolo:
Valore teorico di un diritto di prelazione
Esempio di abbonamento preferenziale
Un esempio pratico è che se una società ha 1.000 azioni del valore di 10 euro ciascuna, il capitale di questa società sarà di 10.000 euro. Supponiamo che un socio possieda il 5% del capitale (50 azioni a 10 euro). La società decide quindi di aumentare il proprio capitale di 5.000 euro.
In primo luogo, il socio avrà il diritto di mantenere la sua quota attuale. Cioè, il partner potrebbe inizialmente prendere il 5% dell’aumento (250 euro). Di conseguenza, la quota finale sarebbe di 750 euro (75 azioni a 10 euro), rappresentando così un’ultima quota del 5% (su un aumento di capitale di 15.000 euro).