Le spese di custodia, o commissioni di custodia, sono quelle spese generate dal mantenimento di alcune attività finanziarie nei titoli o nei mercati finanziari, come le azioni della società o i buoni del Tesoro.
Quando vogliamo acquisire un portafoglio di azioni, ad esempio, non possiamo farlo direttamente: abbiamo bisogno di un intermediario per acquisire quel portafoglio per nostro conto. Di solito questi intermediari sono istituti finanziari. E queste entità addebitano una commissione per il mantenimento e la gestione di quel portafoglio di azioni. Questa tassa è chiamata tassa di custodia.
Importo delle spese di custodia
La commissione di custodia è fissata in percentuale dell’investimento totale. Vale a dire, maggiore è l’investimento in azioni o in buoni del tesoro, maggiori sono le spese di custodia. Non vi è un importo stabilito per le spese di custodia: ogni entità finanziaria può addebitare una commissione diversa a seconda del tipo di prodotto o di altre circostanze che ritiene appropriate. Di solito si stabilisce una tariffa minima (vedi esempio alla fine).
Con quale frequenza vengono addebitate le spese di custodia?
Di solito vengono addebitati mensilmente, trimestralmente o annualmente, anche se può essere applicato qualsiasi altro tipo di periodicità. Le spese cominciano a maturare a partire dal giorno della firma del contratto di custodia e gestione dei titoli, ossia dal giorno dell’acquisto delle azioni. Se le azioni vengono acquistate il 1° febbraio e le spese sono addebitate mensilmente, il primo pagamento sarà effettuato il 1° marzo.
Esempio di spese di custodia
Si immagini un’acquisizione di azioni per un valore di 1.000 euro, con spese di custodia dell’1,5% e una commissione minima di 10 euro.
Calcoliamo l’1,5% di 1000 euro, ovvero 15 euro. Poiché questo è superiore alla tariffa minima (che è di 10 euro), i 15 euro saranno le spese di custodia.
Se nell’esempio sopra riportato il compenso minimo fosse di 20 euro, questi 20 euro sarebbero le spese di custodia, in quanto questo è il minimo che deve essere pagato, anche se l’1,5% di 1000 euro è di 15 euro.