Il costo medio ponderato del capitale (WACC) è il costo delle due risorse di capitale di cui dispone una società; debito finanziario e capitale proprio, tenendo conto della loro dimensione relativa.
Il WACC è sostanzialmente la somma del costo del debito e del costo del capitale proprio, calcolato come media ponderata della loro percentuale nel valore della società. Pertanto, per calcolare il WACC, il costo del debito finanziario (kd) e il costo del capitale proprio (Ke) devono essere conosciuti in anticipo e utilizzati direttamente nella formula WACC:
Così abbiamo fatto:
- Kd: Costo del debito finanziario (kd)
- Ke: Costo del capitale proprio (Ke).
- t: Imposta sulle società.
- D: Debito finanziario.
- E: Fondi propri.
- V: Indebitamento finanziario + patrimonio netto (D+E).
Considerazioni da tenere in considerazione nel calcolo del WACC
- Il debito finanziario (D) dovrebbe essere la somma dei debiti a breve e a lungo termine.
- Sia i debiti finanziari che il capitale proprio devono essere assunti al valore di mercato, ma possono anche essere assunti al valore contabile.
- Nell’analisi della società in questione è possibile utilizzare un WACC diverso per ogni anno delle proiezioni finanziarie. Ovvero, se proiettiamo cinque anni nel futuro, è possibile utilizzare un WACC diverso per ogni anno, sia che esso vari a causa della gestione dell’azienda stessa, sia per le condizioni di mercato o economiche.
Struttura ottimale del capitale
Una volta calcolato il WACC, e data la struttura di finanziamento dell’azienda in termini di debito finanziario e di capitale proprio, qual è la struttura ottimale?
La struttura ottimale del capitale sarà la distribuzione tra le due risorse che massimizza il Valore d’Impresa (EV), questa struttura va a beneficio dell’azionista.
Ora spiegheremo il processo che convalida questa frase. Per fare ciò, inizieremo spiegando chi condivide l’utile al lordo di interessi e tasse (BAIIT).
- Prima i creditori finanziari: si tratta di istituti finanziari e obbligazionisti.
- Autorità fiscali: Imposta sulle società.
- Infine gli azionisti.
Cosa differenzia i creditori finanziari dagli azionisti?
Due aspetti molto importanti:
- Il pagamento ai creditori finanziari (tale costo è dedotto dalla base imponibile).
- Il pagamento agli azionisti avviene dopo il pagamento dell’imposta sulle società.
Con questi concetti, comprendiamo che un’azienda cercherà sempre di ottimizzare il proprio carico fiscale, riuscendo a pagare meno tasse, ma assumendosi un debito maggiore.
La leva finanziaria presenta una serie di vantaggi e svantaggi. I vantaggi sono due: il primo è che aumenta la redditività contabile dell’azionista (ROE) e il secondo è che riduce la base imponibile e quindi si pagano meno tasse. Ovviamente, ha anche degli svantaggi: più alto è il debito, maggiore è il rischio finanziario, e quindi aumentano il costo del debito (kd) e il costo del capitale proprio (ke).
Guardiamo la cosa con un piccolo caso:
Supponiamo che un’azienda abbia solo fondi propri, e quindi un solo costo di finanziamento (ke), in questo caso il WACC = Ke. Se sostituiamo il capitale proprio con l’indebitamento finanziario, il costo medio diminuirà, poiché il costo del debito è più economico, con conseguente riduzione della media (WACC).
Tuttavia, arriverà un momento in cui la sostituzione del debito con il capitale proprio non sarà più così redditizia, perché il rischio finanziario sarà aumentato e questo avrà un impatto diretto sul costo del capitale e sul costo del debito. Questo aumenterà il WACC.
L’effetto del WACC sul valore dell’impresa
Se non aumentiamo il debito a questo punto, avremo un WACC minimo che massimizza il valore dell’impresa. Questo perché l’attualizzazione degli utili futuri della società al minimo WACC (denominatore) aumenterà il valore attuale della società.
- Più alto è il WACC, più basso è il valore dell’azienda.
- Più basso è il WACC, più alto è il valore dell’azienda.