Il termine “al portatore” indica che il titolare (titolare di un certo titolo) dell’assegno, dell’ordine di pagamento, della cedola, del buono, del titolo obbligazionario, dell’azione… – è il creditore di tutti i diritti e ratei che questo stesso titolo concede; in questo modo, i titoli al portatore sono trasmessi con la semplice consegna del documento.
In altre parole, le obbligazioni al portatore sono quelle che non sono emesse a favore di persone specifiche e sono una delle forme di pagamento più diffuse, in quanto offrono agevolazioni ottimali per le transazioni commerciali. Un’altra delle loro chiavi più rilevanti è che devono essere rese efficaci a qualsiasi soggetto che le presenti.
D’altro canto, i titoli al portatore possono essere denunciati solo quando il loro possesso è andato perduto a causa di furto o smarrimento e solo chi li ha trovati o rimossi è tenuto a restituirli o a restituire le somme da essi incassate; tuttavia, chi ha subito lo smarrimento o il furto di un titolo al portatore deve darne comunicazione all’emittente. Allo stesso modo, quando un titolo al portatore è stato distrutto o mutilato in parti e non è in condizione di circolare, il titolare o il possessore può richiederne la cancellazione e la sostituzione.
Assegno al portatore
È quello che non indica una persona specifica a favore della quale viene rilasciato. Questo tipo di assegno deve indicare la dicitura “al portatore” nell’apposito spazio per indicare il nome del beneficiario. Tra le caratteristiche più comuni del controllo al portatore ci sono le seguenti
- Non è necessario presentare un documento di identità per incassare l’assegno, né scrivere i dati del titolare dell’assegno al momento della presentazione.
- Il beneficiario dell’assegno può consegnarlo come pagamento ad un’altra persona o società senza bisogno di girarlo, poiché la persona che è “il portatore” dell’assegno è quella che potrà incassarlo.
- Gli assegni di importo superiore a 3.000 euro devono essere firmati sul retro e presentati con DNI, NIE o passaporto. Qualsiasi assegno al portatore che superi tale importo sarà un pagamento nominativo secondo il regolamento della banca per l’identificazione del titolare dell’incasso, tramite pagamento allo sportello o tramite il corrispondente accredito sul conto.
- Se il movimento di denaro contante supera i 100.000 euro, la banca è tenuta a presentare anche la relativa dichiarazione di movimento di denaro contante.
- Per importi inferiori, l’entità finanziaria ha il diritto di richiedere l’identificazione del titolare dell’assegno se ritiene che vi siano indizi di frode fiscale, riciclaggio di denaro o dubbi sul legittimo possesso dell’assegno.
Da prendere in considerazione nei controlli al portatore
- Quando ricevete un assegno al portatore, depositatelo o incassatelo immediatamente, poiché in caso di perdita o furto può essere incassato da qualsiasi altra persona.
- Ricordate che anche se l’assegno è stato rubato, la banca è obbligata a pagarlo a chi lo presenta per il ritiro, quindi dovete immediatamente comunicare alla banca lo smarrimento o il furto, e seguire la procedura indicata dalla banca per effettuare la cancellazione.
- Se volete annullare o annullare un assegno dopo averlo dato a qualcuno e aver poi cambiato idea, dovreste chiamare la vostra banca per concordare un blocco del pagamento.