Un’obbligazione richiamabile è un’obbligazione che comporta un diritto implicito da parte del detentore di restituire l’obbligazione all’emittente ad una data prestabilita ad un certo prezzo chiamato prezzo di rivendita.
Le obbligazioni ipotetiche sono di solito obbligazioni con una scadenza molto lunga. Così, al fine di collocare obbligazioni a lunghissimo termine e allo stesso tempo soddisfare gli acquirenti, l’emittente lancia sul mercato questo tipo di obbligazioni.
Esempio di un legame presunto
Ipotizziamo un’obbligazione a 20 anni che può essere venduta alla pari (100% del valore nominale) dopo 5 anni e con un tasso di interesse del 7%. Supponiamo che dopo 5 anni la situazione dell’azienda peggiori. Il tasso d’interesse al quale è quotata l’obbligazione di questa società diventa del 10%. Il detentore venderà le obbligazioni, poiché in quel momento paga un tasso d’interesse più elevato sul mercato.
Al contrario, se il tasso di interesse scende perché la situazione dell’azienda migliora, il titolare non eserciterà il diritto di vendere il prestito obbligazionario. Nel caso in cui la società migliori la propria situazione finanziaria e offra obbligazioni al 3%, il titolare non venderà la propria obbligazione. Pagano una cedola molto più alta (7%) invece del 3% del mercato in quella data.
Perché un’azienda emette obbligazioni putabili?
Nel caso delle obbligazioni putabili, il vantaggio è dalla parte dell’investitore. E’ lui che ha la possibilità di scegliere. E poiché ha il diritto, a una certa data, di vendere le obbligazioni, può esercitare tale diritto. Egli eserciterà tale diritto se le condizioni sono favorevoli.
Il motivo per cui una società potrebbe emettere questo tipo di obbligazioni è per finanziarsi in modo più economico. Cioè, se io come azienda do all’investitore un vantaggio, per bilanciare la bilancia, dovrò pagarlo di meno. L’azienda risparmia sui costi finanziari. Se un’obbligazione a 5 anni paga il 3% all’anno, so che un’obbligazione ipotetica pagherà meno. In ogni caso, è molto raro vedere un’emissione obbligazionaria di questo tipo. È più probabile che si trovino emissioni di obbligazioni richiamabili.
La convessità dei Prestiti Presumibili
La convessità di un’obbligazione puttable è inferiore a quella di un’obbligazione normale quando si avvicina al prezzo preimpostato o put. Ad esempio, se un’obbligazione viene acquistata a 100 e dà il 5% all’anno, e il prezzo di vendita è 95. Tutto ciò che è inferiore a 95 non cambierà la durata dell’obbligazione, quindi la convessità rimarrà costante a quel prezzo. La durata non scenderà, perché si presume che l’investitore eserciterà la sua opzione di vendita del prestito obbligazionario all’emittente quando il prezzo scenderà a 95. Poiché il rapporto prezzo-prestazioni di un’obbligazione è invertito, otterrò un rendimento maggiore se venderò l’obbligazione al prezzo prestabilito e ricomprerò le obbligazioni. La durata (linea tratteggiata rossa) sarebbe la durata di un vincolo di non opzione.