Il maltusianesimo è una teoria economica e sociologica, sviluppata nel XVIII secolo, che afferma che le risorse della terra non saranno sufficienti a sfamare la popolazione in crescita. Per questo motivo, l’unico modo per raggiungere la sopravvivenza umana è controllare il tasso di natalità.
Il maltusianesimo fu creato dal sacerdote inglese Thomas Robert Malthus, che nella sua opera “Essay on the Principle of Population” mise in guardia dalla possibile estinzione del genere umano entro il 1880. Questo, a causa di una sovrappopolazione che porterebbe a una crisi alimentare.
Principali idee del maltusianesimo
Secondo i calcoli di Malthus, la crescita della popolazione, senza alcun tipo di controllo, risponde ad una progressione geometrica che raddoppia ogni 25 anni (1, 2, 4, 8, 16…). La produzione alimentare, invece, crescerebbe solo in progressione aritmetica (1, 2, 3, 4, 5…) a causa dell’esistenza di rese decrescenti e della limitata capacità produttiva dei terreni.
Questo porterebbe al collasso delle risorse, alla fame e alla scarsità. Infatti, secondo i dati di Malthus, tra due secoli il rapporto tra popolazione e cibo sarebbe stato di 256 a 9, un rapporto che sarebbe peggiorato nel tempo.
Raccomandazioni del maltusianesimo
Per evitare la catastrofe, Malthus formula una serie di raccomandazioni mirate al controllo della popolazione. Le raccomandazioni più importanti sono:
- Evitare che gli individui si sposino prima di avere mezzi sufficienti per poter mantenere la loro possibile prole
- Eliminare gli aiuti di Stato perché promuoverebbero la pigrizia e la povertà.
- Fare previsioni sulla crescita della popolazione
- Promuovere il celibato onesto.
Critica del maltusianesimo
Una delle principali critiche al maltusianesimo era la sua freddezza e il disinteresse per i meno fortunati. Inoltre, era una teoria molto pessimistica che non teneva conto della capacità creativa dell’uomo.
Le persone sono state in grado di sviluppare nuove tecnologie che hanno portato la produzione alimentare a livelli insospettabili. Infatti, uno dei grandi problemi dell’umanità di oggi è la perdita e lo spreco di cibo nei paesi sviluppati.