Una fusione bancaria è un’operazione in cui due o più banche si sciolgono e trasferiscono le loro attività e passività ad un’altra entità al fine di creare una nuova entità.
Le fusioni bancarie sono la risposta che gli agenti bancari danno a determinate circostanze e strategie per ottenere entità più significative. In una fusione bancaria, due o più istituzioni precedentemente indipendenti uniscono le loro strutture e trasferiscono le loro beni y passivo al fine di raggiungere un’entità di livello superiore che consenta di risparmiare sui costi e di raggiungere obiettivi che fino ad ora non era stato possibile raggiungere.
In un mondo che cambia, le ragioni di una fusione bancaria possono essere diverse, anche se vanno tutte nella stessa direzione: creare nuove entità per realizzare economie di scala.
Perché c’è una fusione bancaria
Le fusioni bancarie vengono effettuate per ridurre i costi nel mercato bancario, in quanto riescono a mantenere la clientela ma riducono le filiali e i costi operativi. La riduzione dei costi deriva dalla possibilità di operare su scala più ampia, in quanto le fusioni provengono di solito da banche di piccole e medie dimensioni che si sono consolidate e non possono crescere ulteriormente da sole, creando entità in grado di competere con quelle più grandi.
Le fusioni derivano anche dai problemi del settore finanziario e dalla debolezza con cui le banche affrontano le crisi, essendo state in molti casi salvate e costrette dalle autorità bancarie a fondersi con banche sane prima di liquidarle. Nonostante ciò, le fusioni hanno spesso costi associati come la perdita di posti di lavoro, l’eliminazione di linee di business e restrizioni di qualche tipo.
Tipi di fusioni bancarie
Le fusioni bancarie possono essere di vario tipo a seconda del livello di integrazione raggiunto tra le banche coinvolte nella fusione:
- Fusione totale: le banche coinvolte nella il processo di fusione riunisce tutte le attività e le passività, sciogliendo la sua personalità giuridica e creando un terzo soggetto che sarà il depositario di tutto quanto sopra. Da questo momento in poi, l’entità creata sarà l’unica ad operare sotto il suo nome.
- Fusione a freddo: in questo caso le istituzioni sono integrate nel perseguimento di obiettivi e strategie comuni, un’unica struttura centrale e un unico consiglio di amministrazione, ma in cui ogni società risultante dalla fusione conserva il proprio nome, la propria cultura e parte della propria autonomia. Questa forma di fusione è un’integrazione parziale ed è considerata un primo passo verso la piena integrazione.
- Assegnazione di attività: vi è la possibilità che diverse entità possano assegnare parte delle loro attività o risorse per formare una terza entità e operare con essa. In questo caso, le società che apportano risorse non scompaiono o si integrano, ma trasferiscono una piccola parte del loro capitale per costituire un’entità. Questo accade quando cluster azione nel settore, per un obiettivo specifico o perché decidono di trasferire la loro attività tossiche e pulire i loro bilanci (creazione di un bad bank).